Costruire Casa a Roma: Regolamento Edilizio Aggiornato

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Tutte le caratteristiche che una casa dovrà avere e le regole secondo le quali le case devono essere costruite, sono normalmente raccolte nel Regolamento Edilizio di un comune. In questo Libro delle Idee, infatti, vedremo cosa serve per costruire casa a Roma e il regolamento edilizio proprio della Capitale: un documento che raccoglie tutte le specifiche tecniche che i progettisti e gli architetti dovranno seguire, passando dall’altezza minima della cucina alla grandezza delle camere da letto, per arrivare ai servizi indispensabili nel bagno. 

Ogni Comune ha le proprie regole da rispettare quando si costruisce o si ristruttura casa, contenute come detto nel Regolamento Edilizio. Quello di Roma prevede sin nei minimi dettagli i particolari costruttivi e architettonici delle case. Sia per quanto riguarda la realizzazione che per quanto riguarda la ristrutturazione di un immobile si devono rispettare una serie di criteri e vincoli che ogni Comune individua nel cosiddetto regolamento edilizio, un documento che raccoglie tutte le misure che regolano gli aspetti igienico tecnici, estetici e di sicurezza delle abitazioni e delle loro pertinenze. 

Ogni Comune approva il Regolamento Edilizio tramite apposite delibere, dotandosi così di regole e norme che indicano le distanze da rispettare tra gli edifici, quelle delle costruzioni rispetto alla strada, le altezze massime degli edifici, e ancora quelle minime interne dei locali di abitazione, nonché le superfici minime degli immobili in base alle loro destinazioni d’uso, i cosiddetti rapporti aeroilluminanti, e ancora l'estensione delle superfici finestrate rispetto all’area dei locali.

Insomma, per sapere tutto quello che serve per poter costruire a Roma, vediamone insieme il Regolamento Edilizio. Seguiteci.

1. Il Regolamento Edilizio del Comune di Roma: altezze minime e superfici abitabili

Il Regolamento Edilizio del Comune di Roma fa riferimento alla delibera 18.8.1934 n. 5261, cioè al cosiddetto Regolamento generale edilizio del comune di Roma, (Testo coordinato ed aggiornato). Il Regolamento Edilizio prevede alcune misure di grande importanza, come ad esempio le altezze minime delle stanze. 

Per gli edifici a uso abitativo l'altezza minima è di 2 metri e 70 cm. Il Regolamento Edilizio di Roma prevede poi che le camere da letto e le stanze come il soggiorno debbano essere dotate di finestre apribili. Per quanto riguarda invece le superfici abitabili, per ogni abitante le case devono assicurare una misura non inferiore a 14 mq per i primi quattro abitanti e 10 mq per i successivi. 

Le stanze delle case non dovrebbero avere superfici inferiori a 9 mq. L'ambiente del soggiorno, poi, deve avere una superficie di almeno 14 mq e, se dovesse esserci un angolo cottura nello stesso locale, dovrà essere previsto dal progetto un impianto di aspirazione forzata sui fornelli adeguato.

2. Regolamento Edilizio di Roma: altre misure

Il Regolamento Edilizio del Comune di Roma stabilisce che tutti i locali delle abitazioni, tranne quelli destinati ai servizi igienici, ai disimpegni, ai corridoi, ai vani scale e ai ripostigli, devono godere di un'illuminazione naturale diretta che sia adeguata alla destinazione d’uso degli ambienti. Per quanto riguarda le finestre, per ogni locale l’ampiezza deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore al cosiddetto fattore luce diurna medio, che non sia inferiore al 2%. In ogni caso, le superfici finestrate apribili non dovranno essere inferiori a 1/8 della superficie del pavimento. 

Le cucine devono avere un’altezza che non sia inferiore a quella degli altri ambienti che abbiano una cubatura non inferiore a 15 metri cubi ed almeno una finestra apribile all’aria aperta della superficie minima di 1,50 metri quadrati. L’altezza utile minima interna degli ambienti del bagno è fissata a 2 metri e 40 cm. La stanza da bagno deve essere fornita di apertura verso l'esterno che permetta il ricambio dell’aria oppure deve essere dotata di aspirazione meccanica. Almeno uno dei locali dedicati al bagno deve essere dotato degli impianti igienici come il vaso, il bidet, il lavabo, la vasca da bagno o la doccia. Per i corridoi, i disimpegni in generale e i ripostigli l’altezza minima interna è di 2 metri e 40 cm.

3. La validità del Regolamento Edilizio

Nel caso si voglia costruire una nuova abitazione e ancora di più nel caso di una casa da ristrutturare, capita spesso di chiedersi se determinati interventi siano legittimi e abbiamo un riscontro rispetto ai progressivi e successivi aggiornamenti del Regolamento Edilizio. In questo senso, i Regolamenti Edilizi approvati prima della Legge urbanistica 1150/1942, che li cita espressamente come strumenti di progettazione urbanistica, sono validi in virtù di una legge oramai da considerarsi antica, la n. 2248 del 1865, cioè la legge per l'unificazione amministrativa dello Stato italiano, che nell'allegato A, all'articolo 87, concedeva tra le altre cose, la facoltà ai comuni di dotarsi di un regolamento edilizio e di igiene, da far approvare poi anche dalle province. 

In ogni caso, il Regolamento Edilizio del Comune di Roma riporta in calce le note che richiamano i provvedimenti di variazione con le relative date. Per esempio, è possibile stabilire che nel 1975 sono stati introdotti i cosiddetti rapporti aeroilluminanti ancora validi oggi, cioè 1/8 della superficie, senza distinzione tra eventuali finestre con o senza occlusioni esterne, oppure il rapporto minimo del fattore medio di luce diurna del 2%. Più difficile, nella complessità creata da continui e successivi aggiornamenti, stabilire a quando datino i cambiamenti delle altezze minime, ora fissato a 2 metri e 70 cm.

4. Il Regolamento Edilizio del Comune di Roma e i sottotetti

Il Regolamento del Comune di Roma stabilisce, tra le altre cose, anche i criteri da rispettare nel caso si vogliano rendere abitabili i sottotetti. La cubatura deve essere di 25 metri cubi e dovranno essere muniti di un controsoffitto con camera d'aria che abbia un'altezza non inferiore ai 25 centimetri e sia ventilata attraverso aperture verso l'esterno dotate di griglie. Tra il piano del pavimento e il soffitto, poi, deve essere presente un'altezza non inferiore a 2 metri. 

Gli edifici con destinazione d'uso abitativa dovranno essere poi provvisti di scale per unire i diversi piani nella misura minima di una scala ogni 350 metri quadrati di superficie coperta, mentre è vietata la costruzione di scale in legno se queste debbono collegare diversi appartamenti. Nel caso la costruzione di scale di legno sia autorizzata per speciali condizioni di un dato immobile, il legno dovrà essere visibile e comunque dovrà essere presente almeno un'altra scala costruita con materiali non combustibili.

5. Linee guida per il Regolamento Edilizio del Comune di Roma

Nel 2013 è stata approvata la seconda edizione delle cosiddette Linee Guida per la redazione del Regolamento edilizio tipo”, approvata con DCS n. 267 del 24.10.2013. Questo provvedimento adottato dalle cosiddette città metropolitane’ di Roma Capitale sanciscono le linee guida per i Regolamenti Edilizi del Comune di Roma in ambito di interventi che riguardano i centri storici, il progetto e l'organizzazione degli spazi pubblici, degli impianti fotovoltaici, dei giardini o delle terrazze e in generale delle caratteristiche di sostenibilità e di risparmio energetico delle abitazioni e degli appartamenti da costruire o ristrutturare nell'ambito del Comune di Roma, 

A questo link è consultabile il Regolamento generale edilizio del comune di Roma aggiornato.

E adesso tocca a voi. Diteci cosa ne pensate lasciando un commento!

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