Tavolo da pranzo-soggiorno in legno massello di briccole
con piano tronco-ellittico in vetro float
.
’Venezia è una smisurata teoria di suggestioni: visive, tattili,
percettive, olfattive…
A Venezia tutto si mescola, tutto si muove.
Anche le architetture si adattano a questo incessante dinamismo… scandito
dal moto ciclico della marea.
E le briccole, in tutto lo specchio lagunare, subiscono e insieme
assecondano questo moto infinito; ma allo stesso tempo sono punti fermi,
capisaldi del fluire della vita a Venezia.
La briccola è un simbolo così come il Canal Grande è un simbolo.
Venezia, da sempre, è organizzata intorno ai suoi canali, ai suoi rii;
il Canal Grande è la spina dorsale della città ma assume il ruolo di
rappresentarla: il Canal Grande identifica Venezia come Venezia intera
si specchia in esso.
Abbiamo voluto dare consistenza, materia, massa a questa idea di città
mettendo in relazione i materiali che maggiormente manifestano affinità
con Venezia: il legno, il rame, il vetro.
Nel progetto del tavolo “canalgrande” il legno di
briccola viene lavorato, assemblato in un unico elemento monolitico,
secondo una tessitura, sul piano orizzontale, che allude alle linee
inclinate delle briccole stesse… e lateralmente racconta la sua origine
di legno “lavorato” dai microorganismi marini; racconta della sua
fragile bellezza, assimilabile ai famosi merletti o alle cesellature
marmoree della Cà D’oro…
E poi, nel legno, un segno. Forte e deciso, lieve!
Una sinuosità che da sola parla di questa città unica, inarrivabile. Un
segno inciso nel legno da due lame di rame. Il rame un metallo che serve a proteggere, a preservare dalla corruttibilità, dallo scorrere del tempo, dalla fragilità…
E il vetro. Quasi un sinonimo di Venezia, non solo
nella sua identificazione con la vasta produzione di oggetti, ma
sopratutto per il suo carattere evocativo dell’ambiente naturale su cui
questa città nasce e vive ancora oggi.
Questa descrizione potrebbe andare avanti e percorrere gli itinerari che
ognuno di noi è in grado di trovare, ma preferiamo lasciare che sia
“canalgrande” a dirsi, a dire, a raccontare, a evocare suggestioni… come
Venezia’.
(progetto: Maurizio Ferraro – Mirto Antonel)