Alle porte di Parigi, nel comune di Saint Mandè, la villa fa parte di una serie di residenze a due piani più mansarda realizzate alla fine del XIX secolo sulle frange del bois de Vincennes. L’ampio giardino che la circonda con i suoi alberi secolari, deriva proprio dalla particolarità della sua posizione, e funge da filtro fra un tessuto urbano più denso e il bosco retrostante.

La casa è in mattoni rossi e cornici in pietra bianca e, a nord della costruzione, un volume trasparente inquadra l’ingresso principale.

Quando i nuovi proprietari hanno riacquistato la casa, la loro esigenza era di riorganizzare la ripartizione interna degli ambienti e di godere il più possibile del giardino.

Nel ridisegno dell’ambiente principale, oggetto di riflessione era come gestire il rapporto fra interno ed esterno. La proposta è consistita  sulla possibilità di annettere una seconda veranda ad ovest dell’abitazione per immergere la cucina e l’area per la colazione direttamente nel giardino. Complici le fronde degli alberi, il soffitto vetrato del locale annesso, insieme al giardino d’inverno che inquadra l’ingresso, generano un bel gioco di luci ed ombre percepibile direttamente dal salone.

Gli ambienti interni sono trattati con colori tenui, in prevalenza tendenti al bianco. Un unico tipo di pavimento collega i diversi spazi creando un senso di continuità scandito dalla presenza di alcuni elementi scultorei : un piano bar rivestito in alluminio nell’area pranzo, un camino in pietra bianca nella sala relax.

Le toilettes sono interamente in cemento rasato ed essenziali nell’arredo.

Negli altri piani sono stati utilizzati materiali diversi per differenziare gli ambienti : prevalentemente legno nella camera dei coniugi ; marmo bianco in quelle delle figlie.

Una terrazza scoperta, scavata nella copertura in ghisa, avrebbe dovuto coronare il desiderio di immersione nel parco.