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camera bambini Studio Peveri Case
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L’intervento si colloca al primo piano nobile di un edificio d’epoca (1925) in città studi a Milano. Il progetto prevedeva l’adeguamento da una destinazione terziaria a residenziale, aggiornando impianti e parte della distribuzione interna per una famiglia di 4 persone. Viste le caratteristiche interne, con decorazioni d’epoca sia sulla muratura, sui serramenti interni ed esterni e sulle pavimentazioni ed una considerevole altezza interna, la proposta, ha assunto come valori l’insieme di queste caratteristiche, assecondandole o evidenziandole attraverso la caratterizzazione dello spazio e dei materiali secondo una sequenza di spazi non gerarchici ma con forte identità. Da qui l’utilizzo per i pavimenti delle zone di servizio e distribuzione di marmette di cemento colorate in pasta (ingresso, corridoio, cucina e bagni), disegnate in scandinavia e prodotte in Marocco. Questo tipo di materiale è tipico delle abitazioni milanesi di quell’epoca. Per le altre pavimentazioni in legno, quando non è stato possibile conservarle si è optato per l’utilizzo di un parquet di rovere con disegno tradizionale. Così il corridoio, e la sua forma a botte, è generato dalla forma delle porte a vetri esistenti dell’ingresso e si esaspera facendo sparire le porte d’accesso ai vari locali, montandole all’interno delle stanze, da un lato, e utilizzando dall’altro porte filo muro. Così la cucina con la colorazione nera delle pareti, i mobili bianchi, il monolite d’acciaio e i pannelli scorrevoli che la separano dal soggiorno acquistando una propria autonomia, appartenendo nello stesso tempo all’insieme che la contiene. Così il bagno degli ospiti rivestito interamente di piastrelle decorate da Barnaba Fornasetti che fanno diventare uno spazio di servizio una preziosa e nello stesso tempo contemporanea installazione.

Crediti: foto Carlo Lavatori
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