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Residenza Cortina D'Ampezzo 2004, TIBERIO CERATO TIBERIO CERATO Case in stile minimalista
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Residenza Cortina D'Ampezzo 2004, TIBERIO CERATO TIBERIO CERATO Case in stile minimalista

L’intervento avviene su una villa all’interno di un complesso costruito negli anni sessanta, soprannominato “villaggio al Mas”. La ristrutturazione è stata condotta essenzialmente negli interni, per i quali sono state progettate distribuzioni completamente diverse da quelle esistenti, mentre per l’esterno, nel rispetto dell’armonia complessiva del “villaggio”, è stato mantenuto rigorosamente l’involucro fatta eccezione per alcune variazioni forometriche.

In particolare quest’abitazione, che si sviluppa su due livelli, ha una caratteristica predominante: un’esposizione fantastica  sulla conca cortinese ed in particolare sul gruppo delle Tofane.

La volontà di partecipazione a questa magnifico paesaggio è il motore delle scelte progettuali.

Pertanto le aperture sono ingrandite, e le finestre sono sostituite da vetrate. A seguito, arredi, spazi funzionali e di relazione, sono pensati per rendere sempre godibile, integrante e coinvolgente l’immagine degli esterni. Le scelte dei materiali e le particolari finiture e trattamenti delle loro superfici, favoriscono ulteriormente la percezione di continuità con lo scenario naturale. 

La semplicità delle linee di disegno degli arredi e la forte matericità, aggiungono un altro prezioso elemento al coinvolgimento emozionale complessivo. Divani, sedie, cucina, tavoli, panche, letti, armadiature, sono appositamente disegnati e realizzati, nella ricerca di un’estrema coerenza progettuale, elemento quest’ultimo fondamentale per garantire l’armonia complessiva.

Le scelte dei tessuti, delle coperte, dei tappeti, dei copriletto, dei bicchieri, assieme a tutti gli oggetti della vita quotidiana, completano il lavoro.

Le montagne, i boschi, i prati, indicano inequivocabilmente un percorso materico preciso: il legno e la pietra. Legno e pietra divengono gli elementi fondanti di rivestimenti ed arredi, i quali rappresentano nel contempo un ponte ideale tra la contemporaneità dell’intervento e la tradizione del costruire in montagna. Legno di abete “asciato a mano” per pareti e soffitti, abete piallato a mano per i pavimenti. Tutta la partita di legno utilizzato, trattata attraverso una serie di procedimenti naturali, che prevedono tra gli altri l’esposizione controllata agli agenti atmosferici, garantiscono il classico colore argenteo dell’ossidazione naturale dell’abete in natura.

L’altro materiale è la pietra “giallo d’Istria”, una pietra calcarea del tutto simile alle rocce ampezzane. Con essa si sono realizzati una parete, i piatti doccia, i lavabi, il piano della cucina e tutti i rivestimenti verticali collegati. In particolare la parete è lavorata con pezzi a spacco ed a secco, mentre i piani dei lavabi ed i piatti doccia sono in blocco unico, con fianchi a spacco e superfici spuntate a mano; la spuntatura a mano è anche la finitura di tutti i rivestimenti lapidei, docce e cucina.

E’ assente ogni tipo di trattamento artificiale e sono stati utilizzati solo materiali naturali.

Essenzialità, matericità, austerità, unicità, divengono elementi di un ideale dialogo con la montagna.

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