Appartamento in Via Sallustio Bandini, Maurizio Piochi Maurizio Piochi Soggiorno minimalista
Appartamento in Via Sallustio Bandini, Maurizio Piochi Maurizio Piochi Soggiorno minimalista

“Il tesoro nascosto”: vero titolo alla descrizione di questo intervento. Incaricato di recuperare questo appartamento di centodieci mq. all’interno di palazzo Riccardi-Balestri e valutata l’importanza dell’edificio, essendo questo impianto appartenente a quelle “nuove espansioni” cinque – seicentesche sorte a ridosso della piazza di Provenzano, da cui prende il nome l’omonima Collegiata, si è rilevata la necessità di conoscere ed approfondire la sua storia. La stessa sedimentazione storica, alla quale è stato sottoposto l’impianto facendo assumere nella sintesi urbanistica la definizione di “palazzi di rifusione”, è stata l’origine dell’idea progettuale che si è fondata sulla lettura rispettosa degli elementi artistici e storici presenti. La presenza di dipinti ottocenteschi presenti in alcuni ambienti ascrivibili al senese Maffei hanno da subito indirizzato a maggiori approfondimenti in quelle parti neutre dell’alloggio svelando, all’interno di una controsoffittatura, un ciclo pittorico di volti di Santi Senesi, attribuibili al pittore senese Antonio Gregori (1585-1648). L’intero ciclo decorativo delimitato da volute e racchiuso dalle travi lignee e mensole figurate in gesso, successivamente oggetto di restauro, andava così a ricadere in quella zona destinata come spazio giorno. L’eleganza stilistica delle pitture e la rigidità d’impianto strutturale sono così divenuti elementi generatrici dell’intervento indirizzato ad una puntuale rivalutazione dei singoli spazi.

La diversità delle singole soffittature hanno trovato una naturale relazione attraverso l’uniformità cromatica delle pareti, utilizzando un unico colore avorio per tutte le superfici, mentre l’inserimento di un pavimento in legno doussié di colore bruno dorato con sfumature rosse, ha consentito di stabilire un equilibro e sobrietà con gli stessi piani pittorici. Le stesse aperture di collegamento tra gli ambienti trovano un nuovo disegno e singole interpretazioni: porte in legno laccate nella zona notte, a circoscrivere ambiti privati, mentre aperture scorrevoli, con telai in metallo e cristallo sabbiato, sono poste nella zona d’ingresso ad integrare gli spazi ricreando idealmente continuità e ampiezza. L’ampio spazio della sala, posta ad angolo rispetto alla distribuzione degli ambienti, diviene il vero fulcro abitativo dell’alloggio così da contenere anche la funzione operativa dello spazio cucina. Interpretato come un singolo oggetto attraverso un disegno composito di finiture e materiali, quali legno di pero, cristallo sabbiato ed acciaio, viene ad assumere l’aspetto di arredo che integrandosi nel contesto consente di vivere in maniera completa la ricchezza dello spazio recuperato.

Progetto

Maurizio Piochi

Collaboratori

Gianni Lombardini

Direzione dei Lavori

Maurizio Piochi

Cronologia

Marzo 2002 progetto

Agosto 2002 inizio lavori

Aprile 2003 fine lavori

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