Un ambiente prestigioso, nel cuore della city londinese, con un’atmosfera architettonica e arredativa molto scenografica, ideata per soddisfare esigenze di un uomo importante che dentro di sé possiede l’anima di un “Dandy Vittoriano”. Tutti gli ambienti della casa si presentano estremamente ricercati nei dettagli, un insieme di elementi accostati in un mix di rétro, contemporaneità ed ecclettismo, che creano un equilibrio di buon gusto e dosata eccentricità. Le travature sbiancate abbinate alle pareti in marmorino color cream soda, danno luminosità a questo palazzetto storico, dove la luce viene riflessa sui pavimenti in quercia oliata e sbiancata, che contrastano con tocchi di nero profondo dati dai cuscini in velluto e dai tappeti in seta e lana con disegni jaquard, tono su tono. Completa la scenografia il tocco cromato che caratterizza il ricciolo sinuoso del corrimano della scala. e le boiserie di specchio che simulano un bugnato di diamanti, enfatizzati dalle luci led. Separa l’ ingresso dalla zona living la preziosa quinta di cristallo con frammenti di foglia oro e argento dove è inserita la tv e l’ impianto home theatre, elemento unico, idea del designer Matteo Ceron, inserito perfettamente nel contesto. Gli ambienti si susseguono con fluidità ed armonia creando un’ avvolgente atmosfera di tranquillità, spezzata a tratti da elementi di complemento che esprimono la personalità ed il carisma del proprieterio, come nella stanza della musica dove spicca il particolare pianoforte, oppure nei bagni, dove materiali preziosi come il marmo statuario ed il ricercatissimo marmo nero assoluto vanno di concerto con specchi baroccheggianti e rubinetteria old-england style. La zona notte padronale è un ambiente unico che racchiude bagno, guardaroba e camera, dove il letto, con un enorme testiera capitonè, realizzata in pregiata pelle color meringa, viene completato ai lati con due meravigliose applique con dettagli argentanti e paralumi in raso nero, legate in un abbraccio dove ogni singolo elemento, non può esistere senza l’altro.
