Raumplan Milanese, Daniele Geltrudi Daniele Geltrudi Studio moderno
Raumplan Milanese, Daniele Geltrudi Daniele Geltrudi Studio moderno

Cos’è il Raumplan? Per Adolf Loos è il montaggio di ambienti diversi per altezza entro un volume architettonico, è economia spaziale contro lo spreco e la monotonia dei piani sovrapposti.

Raumplan, infatti, significa rivedere l’artificiosa divisione dell’edificio in piani sovrapposti che conduce ad attribuire a tutti gli ambienti un’altezza fissa, convenzionale, cioè a vedere i rapporti tra gli ambienti in modo esclusivamente grafico, proiettati sul piano: la mediazione del disegno interviene solo per incastrare tra loro i vari ambienti nel volume del fabbricato, compensando nel modo più utile i vari dislivelli.

L’appartamento, situato in un monumentale palazzo residenziale realizzato in seguito al Piano Beruto, era costituito da tre locali serviti da un corridoio: la revisione generale ha, invece, configurato un unico spazio interno a tutt’altezza, lungo 12,80 m. e profondo 4,90 m., illuminato da tutte e quattro le grandi finestre esistenti e coperto da un controsoffitto a volta.

All’interno di tale unico spazio, applicando il principio del Raumplan, sono stati disposti gli ambienti della cucina, della camera da letto principale e di uno studiolo-camera da letto.

Sono stati ottenuti, in questo modo, due livelli, inferiore e superiore, tra loro incastrati ed articolati con una scala marinara (una scala a gradini sfalsati).

Ai due livelli corrispondono i due bagni, inferiore e superiore, ricavati fuori dallo spazio unitario a volta: il bagno inferiore è anch’esso articolato in due ambienti insequenza a diversa altezza, il bagno superiore è sovrapposto ad un vano di servizio per tutti i nuovi impianti.

A conferire all’intera architettura il carattere di unitarietà contribuisce in maniera decisiva l’utilizzo generalizzato della doga di douglas alta 10 cm.: con essa è stata configurata l’intera geometria dell’appartamento, dalle “pareti di fondo” al pavimento, dagli ambienti sovrapposti ed incastrati alla scala marinara, dal tavolo da pranzo lungo 3 m. ai due tavolini-panca del salotto.

Al caldo colore naturale del douglas sono stati accostati solo due altri colori: il nero pieno e quello che gli inglesi chiamano white tie.

In nero è il mobile-cucina, accessibile sui due livelli, il rivestimento dei bagni ed il tappeto complanare dell’ambiente principale (non è sovrapposto, ma incassato nel pavimento di legno).

In white tie è il contenitore centrale su disegno, accessibile sui due livelli e su tre lati, il contenitore a tutt’altezza dell’altra “parete di fondo” e la volta.

Il mobile-cucina su disegno, realizzato in HPL nero, è caratterizzato dal vano centrale completamente aspirato.

Data la collocazione della cucina all’interno dello spazio abitabile aperto, una particolare attenzione è stata posta al tema dell’aspirazione dell’aria: la geometria della cucina garantisce un discreto livello di “contenimento”, il dislocamento del potente aspiratore e la generosa dimensione del condotto (diam. 250 mm.) garantiscono elevata portata e bassissima rumorosità.

In contrasto con la generale contemporaneità dell’appartamento, la parete delle antiche finestre ed alcune porzioni orizzontali del soffitto vogliono restituire la percezione dell’ambiente originale: su queste superfici è stato steso, sempre in color white tie , uno stucco realizzato con diversi strati di spatolature incrociate, un po’ a ricreare l’effetto delle superfici delle tele del minimalista Phil Sims.

Servizio fotografico di ANDREA MARTIRADONNA.

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