Il paesaggio veneto, in cui la Cantina Valpolicella Negrar è immersa, è per sua natura ibrido; un luogo dove i limiti tra campagna e città sono estremamente labili, controverso ma fortemente ricco di opportunità. Ristabilire un rapporto nuovo con questo delicato paesaggio italiano è la sfida che il ripensamento del WCC Negrar si pone. Il progetto affronta questo tema combinando due approcci, dissimili tra loro ma complementari.
Il primo è legato alla monumentalizzazione dell’edificio esistente, necessariamente da preservare, rendendolo un segno identitario per la cantina e per il suo contesto.
Attraverso l’utilizzo di una doppia pelle metallica, che fascia l’edificio esistente, il “vecchio” si erge a megalite su un paesaggio prevalentemente piano, arricchendone lo skyline.
Questo lavoro sull’esistente ci ha permesso di mettere ancor più in valore l’altra scelta che connota il progetto, ossia la forte volontà di legarsi al paesaggio, minuto e delicato, con un edificio basso, in linea con le altezze del contesto, divenendo più che un elemento architettonico un nuovo brano di paesaggio.
L’edificio di nuova costruzione, grazie al suo profilo monolitico ed essenziale e all’uso di materiali caldi (come il legno e gli elementi vegetali) interpreta lo spirito del luogo e si integra ad esso fisicamente e visualmente.
A dare forza a questo concetto ci sono le tre corti, che scavano il monolite: esse sono l’elemento caratterizzante del progetto, ed ognuna è specificata da elementi paesistici legati all’uva e al vino (la corte dell’Amarone ad esempio sarà utilizzata principalmente come fruttaio esterno per l’Amarone) al fine di creare in ogni corte un’atmosfera differente.
Le corti, attraverso le mille possibilità di utilizzo che esse offrono (attività all’aperto, degustazioni, eventi artistici) sono l’emblema della flessibilità di questi spazi, pensati non solo per i lavoratori o per i consumatori, ma per tutti.
Posizione:
Negrar (VR), Italia
Progetto architettonico: Rabatanalab, Daniele Molinari, Rocco Salomone + Verdiana Spicciarelli
Gruppo di progetto: Danilo Loffreno, Donato Montesano, Camilla Tedesco, Angelica Maragno
Dimensioni: 5,438.0 m2
Anno: 2014
Stato: Concorso di architettura (finalista e secondo premio al WCC People's Choice Award)
