Un’ ampia vetrata ricavata nel timpano di coronamento del vecchio cinema e un taglio avvolgente nel solaio intermedio, sapientemente disposto per filtrare la luce naturale attraverso una scala in acciaio e vetro.
Questo il fulcro intorno al quale ruota il recupero abitativo degli spazi accessori della vecchia arena, di cui diventa icona la poltrona Nemo -di Fabio Novembre per Driade- posta in cima alla scala, per una vista privilegiata sul sottostante living e sull’adiacente terrazzo.
Nessun leziosismo, volumi sobri ed ariosi.Un’ armonia che appare del tutto naturale ma che cela cura del dettaglio, ricercatezza e purezza compositiva.
Pochi i tratti distintivi, ed una firma alla base di tutto l’intervento: una linea inclinata, che non è solo segno, ma diventa forma e volume. Definisce e plasma gli spazi.
Con una linea inclinata è tagliata la copertura vetrata del terrazzo, quella stessa linea diventa un taglio nelle porte, configura la parete attrezzata nel soggiorno, e delinea l’ingresso principale al duplex. Materiali semplici, con finiture minimali, declinano un linguaggio solare ed accogliente, formalmente bianco, ma pronto a scaldarsi della luce naturale proveniente dall’alto ed a colorarsi di quella nascosta tra pareti e soffitti.