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Metamorfosi da anni '80 a contemporaneo: a Milano un'abitazione su due livelli si trasforma, DE CARLO ARCHITETTI DE CARLO ARCHITETTI Cucina minimalista
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Metamorfosi da anni '80 a contemporaneo: a Milano un'abitazione su due livelli si trasforma, DE CARLO ARCHITETTI DE CARLO ARCHITETTI Cucina minimalista

Sono stata chiamata ad intervenire su questo progetto da una giovane coppia con figli, amante di uno stile abitativo minimal ed essenziale; esattamente il contrario di ciò che avevano appena acquistato per la famiglia: un'abitazione di dimensioni decisamente generose, fortemente datata (seppure nuova: mai stata abitata!), con una serie di discutibili caratteristiche (disegno della pianta, materiali, colori… ) che la collocavano tra i più scadenti prodotti degli anni '80.

Certamente non era solo lavorando sugli arredi che si sarebbe potuta annullare questa pesante eredità stilistica. Ma nemmeno era percorribile ripensare tutto da zero perchè i costi sarebbero stati altissimi, data la dimensione dell'intervento. La sfida era quindi: è possibile trasformare radicalmente il carattere di uno spazio e correggerne le disfunzionalità di una pianta mal pensata intervenendo nel modo più soft possibile?


Minimi, quindi, gli interventi concessi dal cliente, attraverso cui poter porre rimedio ai notevoli sprechi di spazio e far sparire la firma anni '80: quali le soluzioni percorribili?


Dal punto di vista planimetrico, benchè sia solita ripensare completamente, e talvolta anche stravolgere l'impianto planimetrico di un'abitazione (se il guadagno in termini di qualità dello spazio e funzionalità lo giustifica) questa volta, come detto, si era deciso di non intervenire affatto o quasi.


Le incoerenze di una pianta disegnata senza alcuna riflessione sul rapporto tra spazi e funzione sono state quindi attenuate dal semplice spostamento di alcune porte, dalla formazione di nuove aperture o dalla divisione di alcuni ambienti malamente sovradimensionati, senza tuttavia toccare l'impianto generale. Già solo questo ha consentito di ottimizzare la distribuzione collegando la camera principale ad un bagno e un guardaroba dedicati, dotando di un bagno personale ogni camera dei figli e recuperando a nuova funzionalità i molto spazi di risulta.


Rimanevano da risolvere, problema non da poco, gratuiti inserimenti di andamenti diagonali nei tavolati (abbastanza ricorrenti nei progetti anni '80): non mi era concesso eliminarli ma potevo per contro cercare di non renderli più percepibili. Ed ecco allora che l'utilizzo di contropareti in cartongesso rettifica le geometrie eliminando (quanto meno alla vista) inutili zig-zag e rendendo possibile, nello spazio che si viene a creare tra le due superfici, la formazione di nicchie illuminate che danno luogo a nuove scenografie, o di spazi per arredi incassati pensati appositamente (gli arredi dei bagni, ad esempio).


Il resto della trasformazione è stato affidato ad un importante e rigoroso lavoro sui materiali (pochi, selezionati e ricorrenti, come una sorta di fil rouge), sugli arredi fissi (rigorosamente su disegno e affiancati da pochi sceltissimi elementi di design), sui colori, sull'illuminazione, sui dettagli.

E la metamorfosi è compiuta.







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