Corridoio colorato al piano primo Studio FFwd-Architettura Spazi commerciali Scuole
Corridoio colorato al piano primo Studio FFwd-Architettura Spazi commerciali Scuole

Nel 2007 i comuni dell’Unione Collinare del Piccolo Anfiteatro Morenico Canavesano, vicino a Torino, decisero di realizzare un nuovo edificio per razionalizzare i propri plessi scolastici ormai inadeguati e di piccole dimensioni, in parte ancora costituiti da aule pluriclasse.

Con l’ausilio di uno studio sulla migliore localizzazione del plesso scolastico venne scelta un’area nel comune di Scarmagno di proprietà comunale già urbanizzata e destinata ad impianti sportivi a poca distanza dal centro storico, dall’autostrada Torino – Ivrea – Aosta e dal celebre complesso industriale dell’Olivetti.

Il progetto della nuova scuola è stato assegnato nel 2008 allo studio associato FFWD Architettura a seguito di un concorso di progettazione che ha visto la partecipazione alla competizione di altri 4 studi professionali.

La nuova scuola, prevista per circa 130 allievi, si compone di spazi per la didattica (aule, laboratori e sala polivalente) ed una mensa, oltre gli spazi connettivi, per una superficie edificata complessiva di mq 1.200.

Il progetto è stato finanziato con fondi propri dell’Unione Collinare e con finanziamenti della Regione Piemonte (Direzione Istruzione e Direzione Industria, con fondi FESR 2007/2013) per un importo lavori di circa 1.250.564,68 euro.

I lavori sono iniziati nel mese di Settembre 2011 e si sono conclusi nello stesso mese del 2012 consentendo l’inizio dell’anno scolastico 2012 – 2013 già nella nuova struttura.

La popolazione ha potuto seguire e monitorare i lavori di costruzione dell’edificio su iniziativa dell’Unione Collinare attraverso il social network Facebook ed un apposito sito internet.

La nuova scuola è stata intitolata alla sempre viva e straordinaria figura di Adriano Olivetti.

La sostenibilità ambientale ed energetica e l’inserimento paesaggistico sono stati i principi guida per il progetto della nuova scuola elementare.

La forma del fabbricato è di tipo compatto con tetto piano e risulta disposto secondo l’orientamento Nord Sud, ideale per conseguire una buona efficienza termica ed energetica.

Nel lato Sud in cui si ottiene il massimo soleggiamento degli ambienti sono state disposte le aule contraddistinte da grandi vetrate. Nel lato nord che necessita, invece, di minori aperture sono state previste le parti destinate alle attività complementari, ai servizi ed agli spazi connettivi.

La distribuzione degli spazi è semplice ed intuitiva: su due livelli per la parte principale del fabbricato destinata alle aule e ad un piano per le parte destinata a mensa, direttamente accessibile dall’ingresso principale e dalla corte interna a verde.

Il rivestimento delle facciate è stato principalmente realizzato in doghe di legno di larice sia per favorire un più delicato inserimento dell’edificio nel contesto paesaggistico della piana di Scarmagno contraddistinto ancora da macchie boscate e sia come segno concreto e visibile della sostenibilità ambientale ed energetica perseguita nella progettazione e realizzazione della nuova scuola.

Gli sfondati dei prospetti interni verso la corte a giardino sono, invece, rivestiti da pannelli in fibrocemento di colore bianco che si alternano alle ampie vetrate realizzate con serramenti in alluminio ad alte prestazioni energetiche adeguatamente protetti dallo sporto del fabbricato che funge anche da elemento frangisole. Le vetrate nel lato Sud sono poi ulteriormente schermate da un sistema di veneziane elettrificate del medesimo colore dei pannelli delle pareti: la regolazione della luminosità degli spazi interni determina perciò al contempo un dialogo tra il monocromatico dinamismo delle facciate con il prato della corte interna.

Le grandi vetrate facilitano il contatto tra gli spazi interni dell’edificio con gli spazi esterni: le aule ed il locale mensa risultano “immersi” nello spazio verde della corte interna e nel paesaggio circostante, che nel corridoio al primo piano viene variamente incorniciato da un giocoso sistema di aperture.

Le strutture portanti dell’edificio sono state realizzate con un sistema costruttivo “a secco” che impiega nelle pareti e nei solai pannelli di legno massiccio a strati incrociati tipo X – Lam. Tra i vantaggi del sistema costruttivo in legno strutturale si citano: una maggiore velocità nella posa in quanto gli elementi strutturali risultano parzialmente prefabbricati, un minore consumo in cantiere di acqua e di energia elettrica ed una maggiore sostenibilità ambientale considerando che il legname oggi utilizzato è certificato e proviene da foreste a gestione controllata.

Un’altra significativa scelta progettuale è stata quella di non prevedere per l’impianto di riscaldamento l’uso di combustibili fossili.

Pertanto è stato realizzato un impianto geotermico costituito da una pompa del tipo terreno/acqua che alimenta l’impianto termico costituito da pannelli radianti a pavimento in grado di assicurare un notevole comfort igrotermico. Il consumo di energia elettrica viene calmierato da un impianto fotovoltaico posto sul tetto dell’edificio, mentre l’acqua calda sanitaria viene fornita dai pannelli solari.

Il necessario ricambio dell’aria nei locali dell’edificio è stato realizzato tramite un’Unità di Trattamento dell’Aria, con canalizzazioni di distribuzione aria poste nei controsoffitti.

L’insieme di queste soluzioni impiantistiche hanno consentito alla nuova scuola di essere certificata nella classe energetica A+ della Regione Piemonte con un consumo pari a 6,5 kWh/mc

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