La cucina Icone s.r.l Cucina attrezzata
La cucina Icone s.r.l Cucina attrezzata

Questa villa a Calco, in provincia di Lecco, è stata ricostruita dallo stato di rustico. È una casa progettata per una famiglia di 4 persone con la possibilità di utilizzo fino a 6/8 ospiti.

 

La nuova costruzione è stata modificata all’interno su richiesta dei proprietari, che volevano la possibilità di avere stanze separate per i vari ospiti e una grande zona living. La zona giorno è composta da un unico e ampio ambiente che contiene ingresso, soggiorno, zona pranzo e cucina. Punti focali di questo open space sono la grande contro parete grigio scuro, effetto pietra, che contiene la TV e un imponente tavolo il cui piano è costituito da un unico pezzo ottenuto da un tronco d’albero. Un elemento questo, come altri nella casa, che va volutamente in contrasto con la linearità generale: il profumo e il calore del legno e la sensazione al tatto rendono questo tavolo un elemento plastico.

 

Eliminando il tavolato che la divideva dal soggiorno, la scala è passata dall’essere una semplice elemento di servizio ad un altro punto fondamentale della zona living. Ogni intervento è stato pensato per metterla in evidenza ed integrarla all’ambiente: è stata appoggiata su una pedana illuminata da piccoli faretti puntuali, è stata dipinta con un effetto materico, i gradini sono dei monoliti in gres porcellanato effetto cemento e il corrimano, completamente invisibile di giorno, diventa un fascio di luce continuo di sera. Infine i parapetti sono stati sostituiti da pannelli di vetro che vanno dal piano interrato sino al primo piano.

 

Colore dominante degli interni è il grigio, nelle sue varie tonalità, con qualche piccolo punto di colore per esaltare ulteriormente l'omogeneità. Tinte fredde, quindi, ma con elementi di colore puntuali presenti in tutti i vari ambienti che creano un senso di accoglienza ed eleganza.

 

Al piano superiore, le travi a vista del soffitto sono state sbiancate e i toni generali sono sempre quelli freddi del resto della casa. Per ogni stanza si è aggiunto il colore preferito dei componenti della famiglia che le abitano: il senape nel bagno padronale, l’azzurro per la cameretta della figlia minore e il verde per la camera della figlia maggiore. Le due stanze delle ragazze sono collegate da una cabina armadio comune, che ha permesso al progettista di utilizzare al meglio anche gli spazi più bassi della zona sottotetto.

 

L’illuminazione di questa casa ha giocato un ruolo fondamentale per creare diversi mood nei vari ambienti. Il grande spazio living è stato dotato di proiettori puntuali in prossimità delle finestre, di luci indirette e soffuse nella zona tv e di un elemento illuminante geometrico sulla grande parete di fronte alle vetrate. Per la cucina si è optato per una illuminazione più tecnica, con profili a soffitto che si nascondono quasi alla vista e piccoli faretti sul piano di lavoro e snack.

 

Appena saliti al piano primo si trovano le Luà di ICONE.

Serviva una luce indiretta che permettesse, con il proprio fascio intenso ma allo stesso tempo morbido, di illuminare lo splendido tetto in legno sbiancato. La scelta è ricaduta su Luà in quanto caratterizza

ta da un disco piatto orientabile che ha permesso di indirizzare il fascio di luce nel modo più scenografico possibile. Inoltre questo loro cerchio era in perfetta contrapposizione con l’oblò che si trovava davanti: due cerchi, due fonti di illuminazione.

 

Durante il giorno la luce entra dall’oblò, e in funzione della posizione del sole, il fascio di luce si sposta e illumina parti diverse di tetto e di pareti; allo stesso modo, di sera, il cerchio orientabile della Luà, accompagna le persone alle loro stanze con dei fasci sempre personalizzabili, intensi ma mai fastidiosi.

 

L’architetto ha riproposto il bel prodotto di ICONE anche nel bagno padronale in quanto il punto luce era molto disallineato dal centro del locale, pertanto l’orientabilità di questo apparecchio è venuta ancora una volta in aiuto.

  

Esistevano molti vincoli in questo ambiente: tetto spiovente, punto luce decentrato, diverse zone da illuminare. Avere perciò un apparecchio che permettesse una luce intensa, capace di illuminare tutto l’ambiente, ma non fastidiosa agli occhi e orientabile, ha risolto tutti i possibili inconvenienti della geometria del locale. 

Queste lampade da parete sono pensate in diversi colori, ma in questo caso è stato scelto il total white. L’architetto voleva che la forma di questa lampada apparisse per differenza di luce, più che nel colore, e il total white dell’apparecchio, abbinato a quello delle pareti e del tetto, hanno permesso questo effetto.

 

I progetti richiedono sempre una grande razionalità, ma ci sono prodotti che si scelgono senza una vera e propria ragione; al piano interrato infatti, l’architetto Alessandra Parolini ha scelto le TI di ICONE perché semplicemente se ne n’è innamorata.

Sono faretti da parete in alluminio estruso a forma di T appunto, che l'architetto ha associato all’immagine di piccoli capitelli stilizzati, perfetti perciò per un percorso interrato centrale potenzialmente molto buio.

Ancora oggi, quando le vedo, mi fanno sorridere, sono semplicemente deliziose nella loro essenzialità.


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