Il linguaggio architettonico, di matrice modernista, di
questa villa unifamiliare situata nella campagna lombarda sul fiume Po,
richiama le linee e le atmosfere delle ville di Neutra e Koenig a Palm Springs
e Los Angeles reinterpretandole attraverso l’impiego di materiali contemporanei
decisamente contrapposti al convenzionale contesto esistente. La particolarità
del progetto va ricercata nei corpi a diverse altezze che compongono la
struttura abbracciando il giardino interno e nella palette cromatica e materica
(acciao corten, legno scurissimo e color miele, pietra verde brasiliana)
selezionata nell’ottica di un gioco compositivo destinato ad esaltare i salti
di quota e il gioco di pieni e di vuoti. Il progetto di luce è partito da qui.
Allineandosi alle intenzioni dell’architetto Carlo Donati, alla sua esplicita
volontà di esprimere un “dentro” e un “fuori”, il percorso di luce si divarica
ed oscilla continuamente tra questi due ambiti trovando i tratti di una sintesi
perfetta sia sotto l’aspetto funzionale che emozionale. La casa diventa una “
grande lampada ” sul giardino, i cui ambienti interni illuminati diventano
protagonisti anche nell’illuminazione esterna della villa. All’esterno come
all’interno l’illuminazione genera un armonioso equilibrio di luci ed ombre
che, al di la dell’impatto scenografico, agevola lo svolgimento delle diverse
attività ed infonde un forte senso di comfort e benessere.
Fotografia: Giorgio Possenti