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pink house Filippo Bombace Case moderne
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pink house Filippo Bombace Case moderne

Un divertente balletto di fasce luminose colorate sottolinea le indecise geometrie dell’abitazione di una giovane coppia romana, situata nel cuore della così detta ‘città giardino’, nucleo edilizio sorto negli anni ’30 a Roma, sul modello delle ‘garden cities’ inglesi e sviluppatosi poi nei decenni a seguire.

L’appartamento, ubicato in una palazzina degli anni ’50, risultava caratterizzato da una planimetria geometricamente irregolare, giocata su delle deboli ma presenti rotazioni di giaciture, frequenti nel tessuto edilizio del periodo.

La soluzione di progetto adottata costituisce un giusto equilibrio tra l’attenzione al budget di spesa e la ferma volontà di raggiungere comunque un risultato architettonicamente qualificato.

A tal scopo si sono abbandonate da subito pericolose impostazioni planimetriche cui potevano facilmente indurre le geometrie sghembe dell’unità immobiliare, preferendo optare per una soluzione estremamente semplificata, che pone l’accento soprattutto sul lungo corridoio (quasi 13 metri!) che caratterizza l’abitazione, enfatizzato da un solco luminoso a soffitto, a collegare la zona giorno da una parte, con la zona notte dall’altra. In particolare dall’ingresso:

1. un setto murario rivestito in pietra, tessuta secondo i ritmi di un codice a barre, filtra la vista degli spazi giorno, ripuliti della vecchia trama muraria;

2. un sistema di teli scorrevoli a soffitto ridisegna il perimetro del soggiorno;

3. a chiusura dello spazio giorno si posiziona la cucina a isola, con blocco attrezzato in laccato lucido bianco con top in acciaio e retrostante set di colonne armadiatura e frigo (sempre in laccato bianco) inscritte all’interno di un volume testa di moro. La cappa è inserita all’interno di un volume di realizzazione artigianale tinto ciclamino;

4. di fronte alla cucina si sviluppa la zona pranzo, allestita con tavolo e panca di realizzazione artigianale in rovere moro con fasce in vetro retroilluminato. Tre sedute girevoli in lamiera di acciaio forata e laccata su base cromata completano l’allestimento;

5. a seguire la zona salotto, allestita con divano da centro stanza e TV a cristalli liquidi di montato a parete sul setto rivestito in pietra;

6. proseguendo verso la zona notte si incontra dapprima il piccolo bagno ospiti, quindi il bagno padronale, allestito con un grande lavabo poggiato su di un lungo piano rivestito in mosaico color ebano e una grande vasca/doccia in muratura a riprendere le geometrie sghembe proprie dell’abitazione;

7. un comodo vano ripostiglio/lavatrice si mimetizza nella parete testa di moro, così come le porte delle due camere da letto a chiudere il lungo corridoio.

Protagonista indiscussa dell’abitazione l’illuminazione, tutta giocata tra le colorate ‘gole’ a luce diffusa (in una palette oscillante tra il lilla, il rosa, l’arancio, ed il blu deciso della lunga ‘gola’ corridoio) e l’illuminazione a spot a incasso, a sottolineare con improvvisi accenti di luce le pieghe geometriche o gli episodi di arredo più salienti dell’intervento.

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