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CIMITERO AMERICANO DI NETTUNO. IL NUOVO CENTRO VISITATORI, ODB Ottavio di Blasi & Partners ODB Ottavio di Blasi & Partners
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CIMITERO AMERICANO DI NETTUNO. IL NUOVO CENTRO VISITATORI, ODB Ottavio di Blasi & Partners ODB Ottavio di Blasi & Partners

Il grande parco, posto nel cuore del territorio di Nettuno, accoglie i corpi di 7862 caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Venne realizzato come cimitero temporaneo il 24 gennaio 1944, a soli due giorni dall'inizio dell’operazione Shingle (sbarco di Anzio e Nettuno) con cui gli eserciti alleati intendevano liberare l’Italia centrale dai Tedeschi.

Molti dei caduti sepolti e commemorati a Nettuno persero la vita durante la liberazione della Sicilia (10 luglio – 17 agosto 1943); molti nello sbarco di Salerno (9 settembre 1943) molti nello sbarco e nella testa di ponte di Anzio e Nettuno (22 gennaio – maggio 1944); molti infine nelle operazioni aeree e navali in queste regioni.

A ricordare le vittime di queste operazioni, sono le 7862 croci bianche, corrispondenti a tutti gli americani morti, tra cui anche delle crocerossine.

Oggi, della manutenzione e amministrazione di questo importante memoriale se ne occupa la Commissione Americana per i Monumenti di Guerra che ha sede in Washinton D.C. e che nel 2011 ha commissionato all’architetto milenase Ottavio Di Blasi la realizzazione del nuovo Centro Visitatori

Il nuovo edificio è stato concepito come il naturale completamento di quello esistente, destinato all’accoglienza dei visitatori, ma ormai troppo piccolo; della vecchia “Family Room” riprende la geometria e la muratura in tufo, diventandone così la naturale prosecuzione, al di là del piccolo giardino che separa i due volumi.

L’ ingresso e gli uffici sono invece in un corpo adiacente, realizzato in bronzo. La sua forma si stacca dalla superficie del muro in tufo e si incurva per enfatizzare e rendere evidente l’ingresso. All’interno si trova un grande spazio museale che ospita la mostra sulla campagna d’Italia dell’ US Army. Due fasce di lucernari illuminano lo spazio espositivo.

Il progetto, pur essendo inspirato al più grande rispetto del manufatto storico, rende volutamente riconoscibile l’addizione moderna per enfatizzare il dialogo tra il passato e il presente con un linguaggio di continuità.

Da sottolineare che il territorio su cui sorge il cimitero appartiene al governo americano: un dettaglio importante che ha reso più snelle le procedure e l’iter progettuale e di cantiere.

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