L’intervento riguarda un fabbricato che fa parte del
complesso colonico, già presente nel Catasto Leopoldino del 1865 ma
presumibilmente edificato in epoca precedente, contiguo alla pieve, alla quale
risulta collegato su un lato da un arco in arenaria, coevo alla chiesa
romanica. Il casale agricolo è stato trasformato adeguando la struttura alle
nuove esigenze, ridistribuendo gli ambienti interni, restaurando e
riqualificando le facciate e realizzando nuovi impianti, senza per questo
alterare la volumetria storica, anzi demolendo una serie annessi recenti
addossati al fabbricato. L’unità abitativa, distribuita su tre livelli, è stata
pensata sia come residenza che come spazio per ospitare eventi sociali ed
artistici promossi dai proprietari: una produttrice cinematografica e un
collezionista d’arte. La Pieve di Santo Stefano in Cennano si trova ad ovest di
Castelmuzio, lungo la strada che porta a Montisi. E' costruita su un’area
sacrale etrusca, come risulta dai molti ritrovamenti di tombe, urne cinerarie
ed iscrizioni, divenuta poi tempio pagano ed infine chiesa cristiana. La pieve
sorge lungo un importante itinerario medievale. Citata da un documento
longobardo del 715, venne ricostruita in stile romanico nella seconda metà del
XII secolo. Dell’impianto originale, partito in tre navate, rimangono le tre
absidi, mentre l’interno è ora a navata unica. Nei secoli XIV e XV inizia la
sua lenta decadenza, dovuta al radicale cambiamento della vita nelle campagne,
sino al totale abbandono a cui è seguito il restauro avvenuto in tempi recenti.