Gli edifici oggetto d'intervento sono contigui e ricadono nell’area individuata dal Piano Regolatore Generale del Comune di Randazzo come Zona “A” d’interesse storico. Pertanto come ogni centro storico, in quanto “libro di pietra” dove è possibile “leggere” i vari percorsi dell’architettura locale, le diverse tecniche costruttive e non meno importante la viva testimonianza degli spazi “domestici” e pubblici del nostro vivere passato, si ha l'esigenza di interventi che, tramite la qualità dell’architettura e dell’estetica, siano un elemento armonico di ricomposizione e valorizzazione del paesaggio e di riqualificazione urbana, tramite una particolare attenzione ed una sensibilità, che vanno oltre la normale e quotidiana modalità del costruire e/o del fare architettura.

Una sensibilità e un’attenzione, mirate ad ispirare e proporre interventi che guardino al passato come ad una pietra miliare che segna la strada per guardare al futuro.

Il contesto e l’edificio esistente

Gli edifici in oggetto si trovano all'interno del Centro Storico della Città di Randazzo e più precisamente in via Santa Margherita, strada questa ultima, che rispecchia la tipologia principale delle vie del centro storico, caratterizzate da una modesta larghezza della carreggiata (circa 4,40 ml.) e generalmente delimitate da edifici con due e/ o tre elevazioni fuori terra, che in alcuni casi presentano prospetti distinti da stipiti in pietra lavica.

Entrambi i corpi di fabbrica si sviluppano su due elevazioni fuori terra con un altezza pari a ml. 5,70, e una superficie coperta di mq 64,00 (corrispondente all’intera superficie dei due lotti) totalizzando così un volume complessivo di circa mc 365,00, e presentano una struttura portante in muratura nonché un tetto con tipologia a falde.

Approccio progettuale

Preso atto che gli edifici oggetto dell’intervento non rientrano nei fabbricati oggetto di tutela da parte della Soprintendenza ai BB.CC.AA. e constatato che ricadono in un’area identificata dal P.A.I. come area soggetta a rischio geomorfologico “R4”, dove sono limitati gli interventi di ristrutturazione, si è ritenuto opportuno considerare e privilegiare un intervento di ristrutturazione edilizia parziale degli edifici, che non comporta modifiche strutturali.

Gli interventi di modifiche interne sono riferiti all’apertura di due varchi al piano terra tra l’ingresso-soggiorno ed i relativi depositi, una chiusura di un varco esistente tra i due depositi e, l’apertura di un varco al piano primo tra il disimpegno e il pianerottolo della scala.

La realizzazione delle suddette bucature non muterà il comportamento strutturale dell’edifici, poiché i pannelli murari soggetti a bucatura, manterranno la stessa rigidezza e resistenza mediante una cerchiatura in acciaio,.

Il progetto nel suo insieme rivela una scelta compositiva applicata alla definizione delle bucature e l’accurata scelta dei materiali da adoperare nei prospetti.

Le Piante

Il piano terra è posto a + 0,10 m sopra la quota della strada (quota 0,00 m), L’ingresso-Soggiorno, ospita la “scala scultura” (a vista e con struttura portante in legno) che conduce al piano primo. Il piano terra è costituito anche da due depositi, uno dei quali è affiancato da locali di servizio, quali lavanderia, che funge anche da anti wc, e da un wc, questo ultimo areato ed illuminato mediante una finestra posta nel prospetto nord dell’edificio.

L’ingresso-soggiorno, insiste in una doppia altezza (5,50 m), la quale offre all’osservatore prospettive che consentono di svelare l’intera struttura “spaziale” dell’edificio.

Salendo la “scala scultura” (posta frontalmente all’ingresso), si giunge al piano primo che ospita il bagno e una camera da letto. Percorrendo la scala in senso discendente si cerca di pilotare lo sguardo dell’osservatore a fissare e soffermarsi sulla “bifora” , punto focale dell’intero prospetto.