Sala da pranzo VITAE Studio Architettura Sala da pranzo moderna
Sala da pranzo VITAE Studio Architettura Sala da pranzo moderna

L’appartamento si trova all’ultimo piano di un palazzo degli anni’20, nel quartiere di S.Giovanni a Roma.

L’impianto originario era quello tipicamente lineare: la porta di ingresso si apriva su un lungo corridoio dal quale si accedeva alle varie stanze e al bagno, tutti ambienti affacciati sulla via principale dell’edificio (esposizione nord-est). Poi, come un’appendice di questa spina centrale, con affaccio sul giardino interno condominiale, vi era la cucina.

L’esigenza della committenza era fondamentalmente quella di ricavare una camera in più e di far penetrare quanta più luce naturale possibile in tutto l’appartamento.

Come si nota dalla pianta attuale, il muro che segnava il lungo corridoio è stato sostituito da un grande “setto funzionale”.

Tutto il progetto ruota, nel vero senso del termine, intorno a questo volume completamente rivestito con doghe in legno d’acero che corrono orizzontali, interrotte a volte da lastre di vetro satinato (per motivi legati allo studio dell’illuminazione).

È un volume con 6 principali funzioni:

1. crea un ingresso-disimpegno dal lato della porta di ingresso;

2. crea un angolo cottura, aperto ma separato dal resto dell’abitazione, nel lato opposto all’ingresso;

3. è un contenitore senza essere, però, il “solito armadio”;

4. unisce, senza soluzione di continuità, l’ambiente del soggiorno con quello del pranzo;

5. al contempo, volendo, separa l’ambiente del soggiorno da quello del pranzo, grazie ai due grandi pannelli scorrevoli, che hanno la stessa ripartizione in acero e vetro satinato del volume stesso e che sono nascosti nei muri laterali dell’angolo cottura

6. è una lampada “di ordine gigante”.

Questo volume diventa così il fulcro multi-funzione dell’appartamento.

È dotato di 3 aperture a doppia anta (i cui tagli verticali, quando le ante sono chiuse, si percepiscono appena) che nascondono:

- dal lato dell’ingresso, un vano guardaroba ed un vano lavanderia;

- dal lato dell’angolo cottura, un vano dispensa e l’alloggio per il frigorifero.

È anche, come detto sopra, una lampada “di ordine gigante” perché internamente, a correre lungo tutto il perimetro interno del volume ed in corrispondenza dei quattro tagli in vetro satinato che interrompono le doghe, è stata prevista un’illuminazione realizzata con strisce led.

L’effetto è quello di un’enorme lampada che, trovandosi esattamente al centro dell’abitazione, illumina in maniera diffusa tutta la grande zona giorno.

Non solo. Questo volume-contenitore-lampada “buca il controsoffitto”, dando l’idea di proseguire verticalmente e questo innesto è sottolineato da un’illuminazione a led che sottolinea, in alto, il perimetro del volume stesso.

Ultimo elemento, ma non meno importante, che ha determinato la posizione e la dimensione di questo setto-volume in legno e vetro è stato un riferimento ambientale esterno all’abitazione: il grande pino inquadrato dalla finestra che guarda verso le Mura Aureliane nel tratto in cui vi è l’innesto con l’Anfiteatro Castrense. Si è quindi cercato di far “entrare” il più possibile questo elemento di verde all’interno, creando un vero e proprio “quadro naturale”.

Completano la progettazione:

- il pavimento alla veneziana. È stata realizzata una pavimentazione unica in graniglia di marmo di tre differenti colori. Una sottile fascia nera (affiancata da una doppia striscia di tesserine di marmo bianco) letteralmente disegna la pianta dell’abitazione: le parti interne ad essa (che segnano la superficie degli ambienti) hanno un colore bianco/crema; le parti esterne (perimetrali o di connessione) hanno una colore grigio chiaro. Al centro della zona soggiorno, sempre con la stessa tecnica, è stata disegnata una grande sezione aurea;

- l’arredamento, quasi del tutto realizzato su disegno;

- il sistema di raffrescamento completamente nascosto. L’aria fuoriesce infatti da alcune sottili asole rettangolari ricavate nel controsoffitto al di sopra di porte e finestre;

- la scelta di un controsoffitto con doghe in legno d’acero solo al di sopra del soggiorno e della zona-pranzo, per riprendere lo stesso linguaggio del volume centrale che queste due zone collega;

- la creazione di un bagno dotato di una grande doccia-vasca in microcemento con idromassaggio e cromoterapia. Il travertino romano corre invece, senza soluzione di continuità, su pavimento e pareti della zona con i sanitari e il lavabo;

- la progettazione millimetrica di un secondo bagno, piccolissimo ma dotato di tutto il necessario.

Foto simili

homify - modifica la tua casa

4.5

Naviga tra milioni di foto con l'app homify!

SCARICA L'APP GRATUITAMENTE
No, grazie