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CLG, Emilio Braian Giobbi_Architetto Emilio Braian Giobbi_Architetto
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CLG, Emilio Braian Giobbi_Architetto Emilio Braian Giobbi_Architetto

Il progetto è una ristrutturazione di una casa costruita agli inizi degli anni 70. La distribuzione degli ambienti interni è tipica delle costruzioni di quegli anni: un corridoio centrale funge da collegamento a tutti gli ambienti, individuati da singole stanze. Il progetto ha voluto togliere, soprattutto nella parte di ingresso, questa “chiusura” degli ambienti nei confronti dell’elemento di collegamento con una serie di interventi che hanno unito porzioni della casa.
L’ingresso apre sulla zona pranzo ricavata da una porzione del portico esistente: del portico si è voluto mantenere l’arco valorizzandolo facendolo diventare un serramento totalmente aperto sul giardino esterno, realizzando così un netto collegamento visino tra la zona pranzo e la parte verde. Nella muratura esistente si è ricavata un’apertura vuota che rende ancor più fruibile il soggiorno, collegato al corridoio da un’altra apertura vuota (sedime di una porta esistente). Sempre nell’ottica di aprire e collegare i vari ambienti della casa, il progetto ha dato una nuova lettura al concetto del cosiddetto “cucinino”, ovvero l’ambiente cucina tipicamente anni 70 che conteneva i soli mobili della cucina ed era adibito alla mera cottura dei cibi. La rilettura di questo ambiente, pur mantenendo la medesima posizione e dimensione di quello esistente, è evidenziata dall’utilizzo del vetro come elemento di divisione ma allo stesso tempo di unione. Il muro che divide questo ambiente dal soggiorno è in parte cieco e in parte vetrato: in questa porzione è inserita la porta, anch’essa vetrata. La vecchia lavanderia è stata mitigata utilizzando delle ante scorrevoli che contengono delle scaffalature, la lavatrice e l’asciugatrice, riuscendo a mantenere così un carattere privato che la rende adatta al ruolo di bagno zona giorno. Il corridoio è stato movimentato dall’inserimento di un controsoffitto staccato dalle murature laterali che rendono questo ambiente molto lineare ma al contempo poco statico. La zona notte è costituita da due camere e un bagno, con le medesime dimensioni di quelle esistenti. La maggior parte dell’abitazione è pavimentata con doghe di parquet in rovere spazzolato. I mobili della casa, tranne la cucina e parte dell’armadiatura, sono stati disegnati appositamente per essere inseriti nei vari ambienti. La modalità di progettazione di questi arredi parte da forme lineari prettamente di colore bianco: elementi di materiale e tonalità simili a quelle del pavimento realizzano una sorta di “tensione” con le forme lineari e bianche principali, realizzando così un continuo gioco di forme che dinamizzano tutti gli ambienti.

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