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TCC_COUNTRYHOUSE, Caterina Raddi Caterina Raddi Porte
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TCC_COUNTRYHOUSE, Caterina Raddi Caterina Raddi Porte

Una vecchia casa colonica immersa nella campagna umbra.Fortemente colpita dal sisma del 1997 era stata restaurata in forma embrionale per poi rimanere abbandonata per 15 anni. La progettista Caterina Raddi ha ideato una soluzione, che con pochi interventi mirati, riportasse alla vita la casa senza modificarne la sua anima campestre e senza trascurare il desiderio della Proprietaria di casa di inserire tutti mobili e componenti che potessero raccontare una storia.

Proprio da questa richiesta nasce la collaborazione con Restyling Mobili e la lunga ricerca di pezzi unici che provenissero da vecchie soffitte e mercatini dell'usato uniti a mobili e tappeti di pregio già in possesso della Proprietaria di casa.La trasformazione dello spazio esistente è stata conseguita senza alterare le caratteristiche estetiche originarie anzi si sono esaltate riutilizzando per i pavimenti le vecchie pianelle del tetto, abbandonate nel giardino, e trattandole con vernici opache che permettessero di conservarne il loro aspetto rustico e materico.Come da tradizione umbra il cuore della casa è il grande camino al centro del soggiorno, lasciato nella sua forma originale, con le sedute laterali, è stato decorato con una sola grande trave in legno, fissata con dei bulloni a vista, recuperata dalle travi originali del tetto del 1800.

L’ambiente si presenta caldo ed accogliente e seppur classico negli arredi non mancano dei tocchi moderni come la scala in lamiera pressopiegata che conduce ad un piccolo soppalco, costruito in ferro e doghe in legno naturale, realizzato per potersi godere la vista sul delizioso paese di Spello.Pareti rigorosamente bianche ma con un tocco lezioso, uno zoccolo dipinto a mano color salvia che disegna il contorno di tutta la casa abbinandosi con varie componenti di arredo.

La cucina realizzata in muratura con piani in marmo di Carrara è impreziosita da un curioso lavello scolpito in un blocco di marmo proveniente da una casa a ballatoio nel centro di Milano e da ceramiche binache e gialle dipinte a mano.

A seguito dei lavori post sisma le porte interne del 1800 erano state sostituire con delle porte nuove,ma fortunatamente quelle originali erano state accatastate in un vecchio magazzino.Nasce così l'idea di recuperarle per farne delle ante;In tutte le camere da letto sono stati realizzati degli armadi in muratura costruiti intono alle dimensioni delle porte ottocentesche.Incardinate alla vecchia maniera godono oggi di nuova vita.

Fotografo:Riccardo Stara

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