Un loft nel centro di Roma, uno spazio raro ricavato da un ambiente ameno. L'impianto era nato, all'interno di una ampia coorte, come mensa per il giubileo del 1950 ed era a servizio dei fabbricati perimetrali concepiti per l'accoglienza dei pellegrini. La struttura prima dei lavori era stata sede di un teatro di posa e, nonostante gli spazi accattivanti, si presentava come un luogo cupo e buio. L'ambiente stimolante ha fatto si che si procedesse nel progetto per destinarlo ad abitazione, scoprendo dei grandi pozzi di luce di cui non si aveva conoscenza.
Tutto l'impianto si sviluppa su un unico livello, ad eccezione della zona notta, sopraelevata su un soppalco dal carattere industriale e concepito come arredo e non come parte strutturale.
Il risultato è uno ambiente ampio e luminoso dove tuttavia la privacy è garantita senza il discapito della continuità spaziale.