Appartamento M52, THSC THSC Camera da letto minimalista camera da letto,specchio,illuminazione
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Quindicesimo

quartiere di Roma, Delle Vittorie, dove il fiume e la città incontrano il Monte Mario. Un tessuto urbano dato dal mix di architettura razionale, liberty e moderno.

Appartamento di 100 mq, sesto piano, un solo pilastro in cemento armato in posizione centrale.

L'obbiettivo di realizzare una casa comoda, luminosa, con spazi vivibili e proporzionati è stato perseguito sfruttando gli assi visivi e, pertanto, l'assegnazione delle destinazioni d'uso degli spazi è stato attribuito con delle separazioni formali, trasparenti o invisibili.

Entrando attraverso la porta di ingresso è immediatamente visibile il punto più lontano dell'appartamento, lo studio, separato dalla zona giorno con una grande vetrata in ferro artigianale. Dal disimpegno di ingresso si accede direttamente al soggiorno che confina sul lato lungo con la cucina e la zona pranzo; il cambio di altezza del soffitto che nasconde i condizionatori canalizzati, ne definisce i limiti.

L'accesso alla zona notte è attraverso una porta invisibile – porte prive di mostre che sono perfettamente integrate nella parete – appena al di fuori del cono ottico che si apprezza dall'ingresso. Al fianco della porta della camera, una seconda porta invisibile è l'accesso al bagno degli ospiti che ha anche la funzione di lavanderia. La colonna lavatrice-asciugatrice è nascosta da uno specchio a tutta altezza. La suerficie riflettente, perfettamente allineata alle fughe del rivestimento pavimentale, permette di oltrepassare la percezione prospettica di un ambiente raccolto, rendendolo luminoso e gradevole.

Il sistema trave/pilastro che si trova in posizione centrale è diventato un elemento fortemente caratterizzante dello stile dell'appartamento. L'allineamento della trave, non “a spessore”, con l'andamento dei tramezzi interni avrebbe squilibrato le superfici in modo poco pratico. Non potendo più nascondere, la scelta è stata di mostrare in modo crudo il cemento armato, con tanto di sagome dei legni di carpenteria, lungo tutto l'appartamento.

Tutto ciò che è strutturale è nudo e a vista.

Giocando con i contrasti, la scelta del rivestimento pavimentale è caduta su un piancito in legno, rovere, realizzato con antiche travi del 1500, con taglio a spina francese. Lo schema di posa classico della spina con i lati corti allineati è girato all'ingresso della camera. Per adattarsi a un ambiente più stretto e lungo, le doghe con taglio a quarantacinque gradi sono state allineate sul lato lungo.

Un linguaggio specifico è stato utilizzato per le opere dei fabbri: tutto il ferro che è virtualmente all'interno della muratura, resta naturale, di ferro nero; il ferro che di contro aggetta dalle murature: bianco. Quindi le vetrate dello studio e della cucina, le librerie del soggiorno, che sono scavate all'interno di volumi in cartongesso aggettanti, e la grande parete di ingresso, sono in ferro nero. Le librerie dello studio e della zona pranzo sono state realizzate con lamiera da 4 mm in modo da risultare impalpabili ma resistenti, quasi invisibili una volta popolate di volumi, sono state verniciate di bianco, così come le maniglie delle porte personalizzate.

Il quadro proporzionale è definito dall'utilizzo di valori irrazionali: radice quadrata di due e di cinque.

Il trait d'union tra questi elementi in contrasto è l'illuminazione. La ricercata collezione di lampade del Committente è stata integrata con elementi di gran pregio cercando di inserire in ogni ambiente una lampada che per distribuzione della luce e per geometria dialogasse per analogia o contrapposizione con l'ambiente di destinazione.

Il risultato è un ambiente raffinato ma privo di orpelli. Attuale, senza sottostare a ideologie stilistiche alla moda. Un ottimo equilibrio di quei contrasti che ne identificano un'identità propria e che rispecchiano, come desiderato, i gusti, gli usi e le necessità del committente.

Crediti: Progetto: Alessandro Tomei - Photo by Alice Camandona
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