Il progetto è ambientato al piano terra di un edificio monumentale degli anni ’30, ed occupa un’area dal perimetro irregolare, in buona parte priva di luce naturale. La radicale rielaborazione progettuale è stata condotta seguendo un’idea semplice ma efficace: interporre tra lo spazio interno ed il suo rigido involucro murario una sorta di “abito” dalle forme morbide e flessuose, capace di generare scorci prospettici profondi e mutevoli.
Docilmente assecondate dalla luce artificiale, grandi superfici semitrasparenti si muovono secondo traiettorie curvilinee che disegnano spazi aperti, chiusi, fluidamente connessi secondo le esigenze espositive del momento.
Particolarità “esclusiva” nell’ambito degli showroom di moda: le appenderie sospese – anch’esse curvilinee – scendono dal soffitto per posizionarsi accanto alle pareti scorrevoli creando ambientazioni sempre in armonia con le collezioni da esporre. Il tutto gestito in maniera semplice e immediata da un unico touch-screen che modifica le scene luminose e la posizione delle appenderie in funzione delle partizioni create mediante le quinte scorrevoli in lamiera microforata (da due fino a 5 diverse aree espositive e di vendita).
A completare la struttura uffici, reception, camerini per le modelle, un grande magazzino su due livelli, servizi e perfino una accogliente kitchenette.
Si tratta di un progetto denso di soluzioni tecnologiche innovative, che riesce a dar vita ad un organismo quasi animato: un corpo flessuoso e in continuo movimento che si adatta alle molteplici esigenze funzionali con leggerezza e duttilità.