Casa ORO è l’espressione del minimalismo, “essenziale” è la parole d’ordine di questa
rigenerazione abitativa. La casa fa parte di un complesso residenziale di abitazioni
realizzato agli inizi degli anni 70’ in quartiere a ovest di Roma dalla pezzatura e dagli
ambienti standard.
Casa ORO nasce e prova sperimentare sul campo, per la prima volta, gli studi sulla
neuroarchitettura che lo studio già da tempo porta avanti in una ricerca costante.
Difatti tutti gli spazi, le sinuosità delle loro forme, le molteplici scenografie luminose, gli
arredi e le texture utilizzate, vengono fuori e provano a dare confortevoli risposte a
livello celebrale degli individui che fruiscono l’abitazione, applicando all’architettura i
recenti studi che i neuroscenziati insieme agli architetti portano avanti dalla scoperta
dei neuroni specchio in poi.
Un monolite dorato intorno al quale si articolano tutti gli ambienti è il
protagonista di questa piccola abitazione, – che misura appena 55 mq. Mediante l’utilizzo
di diverse tonalità di colore l’occhio è ingannato e conferisce una notevole profondità di
campo ad ambienti dalla ridotta dimensione.
Considerata la pianta dalle modeste dimensioni, è stato necessario pensare e
sfruttare ogni singolo spazio, che infatti spesso riveste una duplice funzione, basti
pensare che la cucina e i servizi sono stati ricavati da quella che era una dispensa (in
pieno stile 70’).
Casa ORO è un esperimento, casa ORO è una provocazione, casa ORO vuole essere un
laboratorio di ricerca permanente di neuroarchitettura.
Antonio Di Maro