Un gioco di volumi e luci per una villa unica dal retrogusto palladiano.

Log House presenta l’opera architettonica, progettata dall’arch. Paolo Pavarotti, di una villa unifamiliare a 2 piani con soppalco, situata a Porto Mantovano, a nord della città d'arte di Mantova: una realizzazione quasi “galleggiante” su una distesa di mare d'erba della pianura padana, in una lottizzazione in espansione.

La villa precostituita in materiali naturali, di 130 mq + 70 mq, si suddivide in una zona giorno e garage al piano terra ed una zona notte con scala a vista e soppalco al piano mansardato.

La sua particolarità è quella di volersi misurare con tre fattori:

1) le caratteristiche dell'architettura agricola contadina, grazie al tetto a due falde e soppalco;

2) i dettagli architettonici del sito circostante, con le sue particolari finiture;

3) la contemporaneità, grazie a due tipi di tetto: a falde e tetto piano.

Le pareti (con sistema costruttivo Building) sono a telaio coibentate internamente in fibra di legno e cappotto in lana di roccia per rispondere al meglio alle caratteristiche ambientali della pianura padana. Per una gestione ottimale degli sbalzi termici, dell’umidità e delle variazioni climatiche del luogo.

Il piano soppalco è in lamellare (per un’acustica e statica certificata ed ai massimi livelli – solaio Max) e il tetto mansardato isolato anch’esso in fibra di legno, doppiamente ventilato, per garantire oltre all'isolamento invernale, la freschezza estiva.

Ed è proprio il rapporto, il confronto tra il tetto piano e tetto Vision a due falde doppiamente ventilato la sua caratteristica principale: il dialogo tra contemporaneità e tradizione.

Appena si entra all'entrata, come una villa palladiana, ben si staglia il tetto mansardato a doppia altezza, insieme con la scala a vista ed il soppalco. Lo spazio ingresso quindi, invita ad affacciarsi internamente verso il vano salotto, grazie al tipo di apertura a portale ed al suo tetto piatto a vista. Un gioco di contrasti e di volumi, di spazi e di luce, che rende gli ambienti della villa non delle mere risposte funzionali all'uso domestico, ma degli spazi emozionali, dove si vive, la propria capanna, la propria famiglia. La casa, quindi, come “nido” all’interno del quale abbandonarsi al comfort ed al benessere.