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sala lettura daniele galliani
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ARTEMISIA, POLO CULTURALE.

Con questo progetto l’amministrazione del Comune di Capannori  ha voluto recuperare un edificio dismesso e già adibito ad attività culturali da parte di un gruppo molto attivo di compaesani, per concentrare in un unico luogo funzioni di carattere culturale, quali spazi per la biblioteca e per manifestazioni culturali (musica, spettacolo ed altre attività che richiedono spazi di riunione) al fine sia di offrire locali più grandi e funzionali per l’attività della biblioteca comunale, sia di creare occasioni di incontro in un comune caratterizzato dal fenomeno urbanistico della dispersione. La concentrazione di spazi per lo studio e per la cultura, oltre alla presenza di un locale caffetteria e di ampi spazi esterni, comporta la costituzione di un valido spazio di incontro e socializzazione, un alternativo “luogo degli sguardi” in un territorio dove questo tipo di combinazione è poco presente.

La vicinanza con la frazione capoluogo, la posizione baricentrica rispetto alle altre frazioni del comune e la presenza nelle vicinanze di altri servizi privati dedicati per lo più ai giovani rendono questa localizzazione assai felice. A queste caratteristiche vanno aggiunte l’accessibilità migliorata dal nuovo casello autostradale, la presenza nelle vicinanze della stazione da considerare per un eventuale sviluppo di “nodo scambiatore” per gli studenti e la realizzazione del sottopasso finalizzato ad annullare la cesura con la parte nord del territorio creata dalla ferrovia.

Una delle singolarità di questo intervento è dato dall'integrazione con il sistema della corte lucchese. Il centro culturale è un'appendice di una lunga corte, ovvero un agglomerato di case rurali. 

Si è deciso di differenziare l'edificio dalla corte originale tramite pochi tocchi essenziali, come le finestre ad anta unica ed in parte fuori formato (a tutta altezza, oppure quadrate nella parte ad est di più recente formazione), un colore della facciata più intenso e comunque accogliente, le porte interamente in vetro.

Dove è stato possibile sono stati mantenuti i muri in pietra preesistenti a vista.

Particolare importanza ha rivestito il miglioramento della diffusione della luce naturale con l'utilizzo di finestre ad anta unica, lucernari al piano secondo, ampie vetrate nella grande sala polivalente, la dilatazione della scala antincendio,  vero tramite agli ambienti principali, con i ballatoi di collegamento a sale di lettura e servizi. Le porte e le finestre a tutta altezza garantiscono una sensazione di continuità con l'ambiente esterno.

La riqualificazione energetica è stata realizzata tramite  isolamento del solaio di copertura e contropareti interne, infissi in pvc ad alto isolamento termico e un innovativo pacchetto controterra della Leca. A fronte di questo intervento l'edifico è risultato in classe B con la possibilità di raggiungere la A tramite la realizzazione di impianti di fotovoltaico o solare termico.

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