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Casa Barca, Vincenzo Bafunno ARCHITETTO Vincenzo Bafunno ARCHITETTO Case in stile mediterraneo
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Casa Barca, Vincenzo Bafunno ARCHITETTO Vincenzo Bafunno ARCHITETTO Case in stile mediterraneo

La ristrutturazione ha interessato un appartamento prospiciente il lungomare di Trani, cittadina pugliese. Le demolizioni hanno generato un unico ambiente stretto e lungo il quale è stato nuovamente ridiviso, stravolgendo le funzioni originarie. Infatti, la zona giorno all’inizio era posizionata nei pressi dell’ingresso, lontana dalla vista del mare. Proprio quest’ultimato ha ispirato tutto il progetto funzionale ed estetico; esso, infatti vuole assomigliare ad una imbarcazione. Mentre la zona notte è posizionata nei pressi dell’ingresso, mediante due cabine, quali camere da letto autonome e dotate sia di bagno che di disimpegno di accesso, la zona giorno è ubicata verso l’angolo che vede il mare. In particolare, la prima cabina accessibile da un primo disimpegno è la camera da letto dei bambini, la quale possiede il bagno dotato di vasca, mentre l’altra cabina accessibile da un secondo disimpegno è la camera da letto matrimoniale, la quale possiede un bagno dotato di doccia, antibagno e una cabina armadio. Entrambe, insieme alla lavanderia – ripostiglio, sono racchiuse da una lunga parete curvilinea con assi di legno rovere aventi un’altezza di 20 cm e una lunghezza pari a 240 cm, a simboleggiare la carena di una nave con la prua diretta verso il mare. Il pavimento è stato realizzato in legno teak, utilizzato spesso anche nelle navi, con un formato industriale. Tutti gli arredi in parte artigianali e in parte industriali riprendono lo stile marino o comunque progettati in funzione dell’ambiente “mare”. La cucina è in legno rovere a fasce orizzontali, come le porte; nella zona soggiorno il mobile porta TV in legno laccato bianco ha delle fresature a ricordare la simbologia dell’acqua; il tavolo della zona pranzo in legno castagno è progettato e realizzato in modo tale che il piano sia sospeso rispetto alle gambe, inserendo degli elementi di acciaio, ovvero le bitte, simbolo tipico per legare le corde d’ormeggio; le sedute, chiamate L’Eau, enfatizzano tale concetto amplificando la rifrazione della luce grazie alla scocca che evoca la trasparenza e la forma dell’acqua; il tavolino soggiorno, all’interno della zona divani è un parallelepipedo in cristallo sospeso su quattro ruote e riempito, come un acquario da conchiglie e ciottoli. A completare il lavoro, l’illuminazione, particolare e curata dappertutto, specialmente nella zona pranzo; infatti, sul tavolo sono legate con nodi navali, attraverso delle corde, le famose lampare da barca a gas, trasformate per contenere una lampadina fluorescente. Nell’angolo, dove il corridoio termina, illuminata dal pavimento, si presenta come un faro, una vecchia lanterna da nave ad “orientare” la prua verso il mare. Tutte le pareti sono arricchite e abbellite sia da quadri ad olio dipinti da Lucia Simini, che da foto (scattate dall’architetto) aventi come tema il mondo del mare (flotte di barche, fari, navi arenate, flangionde, conchiglie… ).

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