Un castello bellissimo, ma completamente diroccato: il progetto distribuisce le limitate risorse economiche a disposizione per raggiungere un duplice obiettivo: conservare e restaurare le emergenze architettoniche esistenti (torretta e sperone merlato) e reintrodurre il castello nell’offerta turistica e nella vita della comunità locale.
Viene realizzata un area spettacoli in corrispondenza dello sperone merlato: un tavolato in legno coperto da tende rosse e blu (i colori dello stemma comunale) che si chiudono avvolgendosi quando non utilizzate lasciando libera la vista sull’interno dello sperone.
I percorsi sfruttano la grande disponibilità del porfido locale utilizzandone i sottoprodotti: come inerte nel cls architettonico per il percorso di visita; come riempimento dei gabbioni in acciaio, a definire dei parapetti intervallati da luci, un bordo materico di dimensioni “medioevali”, ma mimetico solo da lontano.
Infine arrivati allo spiazzo della torretta una lunga (60 m) panca/parapetto poligonale in larice lamellare perimetra una seconda area per manifestazioni e lascia godere la vista del precipizio sul torrente Avisio sottostante.