Uno dei modi per dare nuova luce al bagno o alla cucina è sostituire le piastrella che rivestono le pareti. Per fare questo si ha bisogno di un piastrellista, un esperto che deve necessariamente fare della precisione il suo mestiere. Rivestire porzioni di pareti e messa in posa di piastrelle per pavimenti sono solo due delle competenze proprie di questo professionista, figura indispensabile nella realizzazione di un’abitazione: questi infatti non di rado crea disegni e posa le tesserine del mosaico, per le quali c’è bisogno di grande precisione affinché si arrivi ad un risultato eccellente. Viene da sé che la caratteristica primaria del piastrellista è la precisione, sia se si tratta di riparare una pavimentazione già esistente, antica o meno, sia per la posa ex novo. Inoltre, questo professionista è chiamato a riprodurre disegni su richiesta del cliente e, in base alla superficie da ricoprire e alle dimensioni delle piastrelle, è in grado di stabilire subito la quantità di mattonelle necessarie per completare il lavoro.
Come spesso accade per i mestieri in ambito edile (idraulico, elettricista ecc.), anche il piastrellista può decidere se farsi assumere da un’impresa di costruzioni o in proprio come lavoratore indipendente. Che sia impiegato presso una ditta o autonomo, ecco una lista di consigli da ricordare quando si contatta un piastrellista:
Padova è una città importante del Nord Italia, dunque non sarà complicato trovare un bravo piastrellista. Inoltre, considerando la quantità di palazzi storici pubblici e privati e chiese presenti in città, non risulterà difficile nemmeno trovare un piastrellista specializzato nella realizzazione di disegni artistici e mosaici. I prezzi di un piastrellista a Padova, come altrove dopotutto, variano a seconda delle dimensioni delle superfici da rivestire e del materiale scelto per il rivestimento. Mediamente, è possibile stimare le tariffe di un piastrellista a Padova intorno a 2.500 € per il rivestimento di una superficie di medie dimensioni. Si parte da un minimo di 2.300 € per arrivare a un massimo di 2.800 €. Possiamo dire quindi che per alcuni lavori si può richiedere una tariffa forfettaria, se questi richiedono massimo 5 ore di lavoro; superato questo limite, l’esperto generalmente adotta la tariffa oraria. Ecco alcuni esempi di lavoro:
La scelta delle piastrelle è di grande importanza: per essere sicuri di fare la scelta giusta occorre valutare sempre sia le caratteristiche tecniche che l’impatto estetico. I criteri con cui vengono classificate le diverse tipologie di piastrelle sono in primis la destinazione d’uso, quindi se si tratta di rivestire esterni o interni. Le piastrelle per esterni devono possedere qualità tali che permettano loro di resistere all’azione degli agenti atmosferici, mentre le piastrelle per interni devono essere in grado di resistere all’usura e all’utilizzo di detersivi. Un’altro criterio è quello che riguarda la superficie da ricoprire perché esistono piastrelle per pavimenti, resistenti, e altre adatte solo per i rivestimenti a muro perché non adatte al calpestio. Le tipologie di piastrelle vengono classificate anche in base alla finitura: esistono quelle smaltate, esteticamente uniformi, e quelle non smaltate, che invece presentano differenze tra superficie e supporto. Le piastrelle possono essere distinte altresì in piastrelle in monocottura, estremamente resistenti al calpestio, quelle in bicottura, invece, sono adatte soltanto al rivestimento. Altri tipi di rivestimenti sono quelli con le maioliche, piastrelle porose e permeabili all’acqua, per cui vengono utilizzate solo in interni e soprattutto per i rivestimenti dei bagni. Poi c’è l’ormai arcinoto gres porcellanato, un materiale che dona compattezza alla superficie della piastrella, resistenza e scarsa porosità. Vi sono poi altri tipi di piastrelle: le piastrelle in cotto, porose, spesso utilizzate in interni ma, se opportunamente trattate, adatte anche ad ambienti esterni; le piastrelle in marmo o pietra, perfette sia per il pavimento che per i rivestimenti a parete.