Quella del decoratore d’interni è una figura professionale che ha trovato sempre più spazio negli ultimi anni in Italia. Quando è un interior designer a ricevere il compito di occuparsi di un ambiente, il risultato è quello che è possibile apprezzare sulle riviste di settore. Colori, stile, oggettistica e disposizioni sono studiate nel minimo dettaglio. Il decoratore di interni vanta una preparazione particolarmente ampia, Sono fondamentali infatti conoscenze sufficienti per progettare ogni tipologia di interni, alle quali occorre aggiungere nozioni di design e storia dell’arte. Il suo ambito lavorativo però non si limita a quello della casa: è infatti possibile specializzarsi nell’arredo commerciale. Rivolgendosi a un professionista si avrà inoltre la certezza di optare per le soluzioni a minor impatto ambientale, con minori costi di gestione e in linea con le normative.
È bene dunque scegliere con cura l’interior designer per gli interventi nel proprio locale o nella propria abitazione, valutando necessità e budget. Si consiglia di richiedere anticipatamente un preventivo dettagliato, evitando spiacevoli sorprese al termine dei lavori. Occorre inoltre chiarire se il costo sarà corario o complessivo per il progetto. Nel caso in cui si richieda un semplice consulto, il costo previsto potrebbe essere di circa 50 euro l’ora. Per la progettazione completa, il costo complessivo potrebbe variare tra 1200 e 3500 euro per una superficie media di 100 mq.
Nel 2019 tornano di moda in maniera prepotente le composizioni classiche dei mobili, con un ritorno a materiali naturali. Nel caso in cui si viva in spazi ristretti, in mono o bilocali, un interior designer esperto saprà inoltre consigliare le migliori soluzioni salvaspazio, particolarmente di tendenza, con elementi adattabili a seconda delle proprie esigenze e spazi a scomparsa. Particolare attenzione viene nuovamente posta all’area living della casa, che in alcuni casi è limitata al salotto e in altri prevede uno spazio totalmente aperto, che va a coinvolgere anche la cucina. Nel 2019 si tende a tornare agli spazi unici, con pareti divisorie in vetro, che evitano quel fastidioso senso claustrofobico generato dalla muratura. Il decoratore d’interni darà particolare importanza allo spazio dedicato all’hospitality, ovvero un angolo salotto con il classico trittico divano, tavolino e tappeto, da arricchire con elementi hi-tech, ben mescolati con oggetti vintage. Nuovo ruolo per le librerie, che tornano a ricoprire un ruolo cruciale nelle case, sfruttate come divisioni flessibili per i vari ambienti. Non più semplici contenitori ma oggetti di decoro e vere e proprio pareti alternative. È possibile inoltre sfruttarle anche come testiera alternativa del letto. Per quanto riguarda invece le soluzioni salvaspazio, soppalchi e controsoffittature, eseguite a regola d’arte, non perdono il proprio ruolo da protagonista. Un modo sempre utile per moltiplicare le proprie risorse, in ambienti alquanto restrittivi. Nel 2019 si sfrutterà particolarmente la pedana, nuovo alleato per mettere ordine in casa. Posizionarla sotto il tetto può consentire di guadagnare spazio nel proprio armadio. Optando per un letto sollevabile agilmente, si potrà sfruttare lo spazio sottostante, non più destinato soltanto alla polvere. In generale a farla da padrone è il retrò-deluxe. Uno stile spesso eccentrico, che unisce materiali sontuosi, come può essere il marmo, a una generale volontà minimal, quasi rustica e, per chi ama il genere, nordica.