Un architetto del paesaggio è un professionista impegnato nella progettazione di spazi esterni, come giardini e parchi. In primo piano nell’attività dell’architetto del paesaggio sono gli elementi naturali e culturali che caratterizzano l’ambiente. Quando si parla di architettura del paesaggio si fa riferimento a una precisa branca dell’architettura che cura ambienti come parchi, giardini, siti di valore storico. Gli interventi programmati dovranno sempre rispettare le regolamentazioni comunali. Il paesaggista, in collaborazione con giardinieri professionisti, dovrà occuparsi anche della realizzazione, dimostrando di poter collaborare al meglio con altre figure professionali. L’obiettivo del suo lavoro è quello di creare delle spazi verdi pensati per essere in piena armonia con l’ambiente circostante: una delle parole chiave del lavoro dell’architetto del paesaggio è sostenibilità.
Un architetto del paesaggio deve avere un’ottima preparazione nella storia e nell’evoluzione della progettazione delle aree verdi, ma anche nella storia dell’arte e nel ruolo del verde nella progettazione urbanistica. Come qualsiasi architetto progettista dovrà avere esperienze e capacità nell’uso dei programmi di disegno tecnico e architettonico. L’architetto del paesaggio dovrà anche conoscere normative e legislazioni vigenti. In molti casi il lavoro dell’architetto del paesaggio riguarda la progettazione di giardini e aree verdi, sia in ambito privato che pubblico.
Il lavoro di un architetto del paesaggio a Brescia come nelle altre città italiane, deve necessariamente adeguarsi al Regolamento edilizio comunale. Che prevede per ogni progetto architettonico e abitativo comprenda una presenza adeguata di aree verdi, da descrivere dettagliatamente nel progetto. Indicando, per esempio, le caratteristiche di alberi, piante e altri arbusti, già presenti o da impiantare. In ambito pubblico, il verde deve contribuire al conseguimento di miglioramenti ambientali: come arricchire il patrimonio arboreo, quantitativamente e qualitativamente, aumentando la biodiversità. Un architetto del paesaggio non potrà dunque limitarsi alla progettazione di aree verde che abbiano soltanto un valore decorativo, ma generare degli effetti concreti sul microclima. A seconda del materiale adoperato per la lavorazione e la tipologia di piante selezionate si dovranno rispettare delle distanze minime dagli edifici vicini. Il regolamento consiglia poi di utilizzare i rampicanti per ridurre l’assorbimento dei raggi solari. Così come un generale ricorso al verde in caso di edifici con copertura piana. Ogni intervento di piantumazione dovrà prevedere anche l’utilizzo di essenze autoctone o naturalizzate. Il regolamento comunale individua le essenze vegetali che possono essere inserite nelle aree verdi. Intorno a ogni vegetale impiantato sono previste superfici minime di terreno, adeguate all’altezza che la pianta raggiungerà una volta giunta alla piena maturità.